Il bambino al centro. L’esperienza di Mario Lodi nel centenario della nascita

Il bambino al centro. L’esperienza di Mario Lodi nel centenario della nascita.

In oltre quindici anni di attività la Biennale Junior curata dal Comune di San Salvatore Monferrato e dalla Fondazione “Carlo Palmisano” ha toccato generi e temi fondamentali per la cultura dell’infanzia e l’ha fatto riuscendo sempre, con leggerezza e profondità, a coinvolgere bambini e adulti: umorismo, scienza, fiaba, musica e cibo sono diventati negli anni occasione di spettacoli teatrali, conferenze, mostre, esperienze didattiche.

La Biennale Junior non ha dimenticato neppure le grandi figure della letteratura per l’infanzia: nel 2020 ha ricordato il centenario della nascita di Gianni Rodari (1920 – 1980), scrittore per l’infanzia, giornalista e intellettuale, protagonista e testimone delle trasformazioni pedagogiche e didattiche del Novecento, e quest’anno, in continuità con l’attenzione verso Rodari, mette al centro la figura di Mario Lodi (1922 – 2014), maestro elementare, saggista e scrittore, il cui centenario della nascita è ricordato in tutta Italia attraverso numerose manifestazioni patrocinate – come la nostra – da un Comitato Nazionale.

Nei giorni della Biennale gli insegnanti potranno iscriversi attraverso la piattaforma S.O.F.I.A. e partecipare a un corso di aggiornamento incentrato sulla figura e sul lavoro del maestro Lodi, dal suo “fare scuola” alle esperienze teatrali, alla didattica delle scienze, alla scrittura con e per l’infanzia: classici della pedagogia come C’è speranza se questo accade al Vho (1963) e Il paese sbagliato (1970) e classici della letteratura per l’infanzia, da Il permesso (1957) a Cipì (1961), a moltissimi altri sempre ristampati dimostrano l’attualità di un pensiero che davvero mette al centro il bambino, lo valorizza come soggetto e non oggetto di educazione, lo coinvolge nella creazione di storie. E proprio in questa prospettiva ai bambini e alle scuole verranno offerti lo spettacolo teatrale Cipì di Giorgio Scaramuzzino e due laboratori capaci di far “giocare” con la scienza e con le “parole della fantasia”.

In biblioteca, infine, i bambini potranno fare merenda… con i libri (e non solo). Insomma ancora una volta Biennale Junior parte da lontano per guardare al futuro delle nuove generazioni anche attraverso una scuola inclusiva, che sa quanto i “bambini non [siano] vasi da riempire, ma vasi pieni da organizzare perché hanno già avuto fin dalla nascita una esperienza personale ricca”.

Pino Boero

già professore ordinario di Letteratura per l’Infanzia dell'Università di Genova